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Gnatologia, Bite e ATM: Come risolvere i problemi all’articolazione della mascella

Gnatologia, Bite e ATM: Come risolvere i problemi all’articolazione della mascella

La gnatologia è una branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento dei disturbi che coinvolgono l’apparato stomatognatico. Questo sistema complesso comprende le ossa mascellari, i denti, i muscoli masticatori, l’articolazione temporomandibolare (ATM) e i tessuti circostanti.

La gnatologia si concentra in particolare sulle relazioni funzionali tra questi elementi e mira a ripristinare l’equilibrio quando insorgono problemi. I disturbi dell’ATM possono causare dolore, difficoltà nella masticazione e limitazioni nei movimenti della mandibola, influenzando significativamente la qualità della vita delle persone colpite.

L’articolazione temporomandibolare: anatomia e funzioni

L’articolazione temporomandibolare è una delle più complesse del corpo umano. Si trova su entrambi i lati del viso, dove la mandibola si connette al cranio. L’ATM è composta da varie strutture, tra cui il condilo mandibolare, la fossa articolare dell’osso temporale e un disco articolare che funge da cuscinetto tra queste due superfici ossee. Questa articolazione permette i movimenti di apertura e chiusura della bocca, nonché i movimenti laterali e di protrusione della mandibola.

Il corretto funzionamento dell’ATM è essenziale per attività quotidiane come parlare, masticare e deglutire. Quando si verificano alterazioni in questa delicata struttura, possono insorgere vari sintomi e disturbi che richiedono l’intervento di un esperto in gnatologia.

Disturbi dell’articolazione temporomandibolare: cause e sintomi

I disturbi dell’ATM possono avere origini diverse e spesso multifattoriali. Tra le cause più comuni troviamo il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti durante il sonno o in momenti di stress, traumi diretti all’articolazione, malocclusioni dentali, artrite e stress cronico. Anche abitudini come masticare chewing gum frequentemente o mordere oggetti duri possono contribuire allo sviluppo di problemi all’ATM.

I sintomi associati a questi disturbi includono dolore nella zona dell’articolazione, che può irradiarsi all’orecchio, alla tempia o al collo, rumori articolari come click o crepitii durante i movimenti della mandibola, limitazione nell’apertura della bocca, blocchi articolari e tensione muscolare nella zona del viso e del collo. In alcuni casi, i pazienti possono sperimentare anche vertigini, acufene e mal di testa ricorrenti.

Il ruolo del bite nella terapia gnatologica

Il bite, noto anche come splint occlusale, è uno dei principali strumenti terapeutici utilizzati in gnatologia per il trattamento dei disturbi dell’ATM. Si tratta di un dispositivo rimovibile, solitamente realizzato in resina acrilica, che si applica sui denti di una delle due arcate dentarie. Il bite ha molteplici funzioni: innanzitutto, aiuta a redistribuire le forze occlusali in modo più equilibrato, riducendo il carico eccessivo sull’ATM.

Inoltre, il bite può contribuire a rilassare i muscoli masticatori, prevenire il digrignamento dei denti durante il sonno e fornire una posizione di riposo ottimale per la mandibola. Esistono diversi tipi di bite, come il bite di svincolo anteriore, il bite di riposizionamento mandibolare e il bite di stabilizzazione, ciascuno progettato per affrontare specifiche problematiche dell’ATM.

Le moderne tecnologie ci consentono di rilevare le impronte del paziente con uno scanner intra-orale, e di replicare i suoi movimenti mandobolari mediante un “simulatore”: un dispositivo chiamato “arco facciale digitale” registra i movimenti del paziente, ed un software molto accurato e preciso rileva i movimenti anomali, e progetta un bite per correggerli. La produzione, infine, è affidata a sistemi tecnologici hi-tech che producono il dispositivo in materiale acrilico di nuova generazione (PMMA), molto più resistente e duraturo rispetto ai bite tradizionale realizzato con metodica classica.

Diagnosi dei disturbi dell’ATM: l’approccio gnatologico

La diagnosi accurata dei disturbi dell’ATM è fondamentale per impostare un trattamento efficace. L’approccio gnatologico prevede una valutazione completa che include l’anamnesi dettagliata del paziente, l’esame clinico e, se necessario, indagini strumentali. Durante la visita, lo gnatologo esamina la postura del paziente, palpa i muscoli masticatori e l’ATM, valuta i movimenti mandibolari e l’occlusione dentale.

Possono essere utilizzate tecniche di imaging come la radiografia panoramica, la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica per visualizzare in dettaglio le strutture dell’ATM. In motli casi, si ricorre all’elettromiografia di superficie (sEMG), un sistema digitale munito di sensori utili per analizzare attività e problemi patologici dei muscoli masticatori o di strumenti come l’arco facciale per registrare con precisione la posizione della mandibola rispetto al cranio.

Terapie conservative per i problemi dell’ATM

Il trattamento dei disturbi dell’ATM segue generalmente un approccio conservativo, almeno nelle fasi iniziali. Oltre all’utilizzo del bite, le terapie conservative includono la fisioterapia mirata, che può comprendere esercizi di mobilizzazione dell’articolazione, tecniche di rilassamento muscolare e applicazione di calore o freddo. La terapia manuale, eseguita da fisioterapisti specializzati, può aiutare a migliorare la mobilità dell’ATM e ridurre il dolore. In molti casi, si consiglia ai pazienti di modificare alcune abitudini alimentari, evitando cibi particolarmente duri o che richiedono un’eccessiva apertura della bocca.

La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento o, in alcuni casi, con il supporto di uno psicologo, può essere parte integrante del trattamento, soprattutto quando il disturbo è esacerbato da fattori emotivi.

Trattamenti odontoiatrici per correggere problemi occlusali

Quando i disturbi dell’ATM sono correlati a problemi di malocclusione dentale, possono essere necessari interventi odontoiatrici specifici. Questi possono includere la correzione di otturazioni o protesi non adeguate, il rimodellamento selettivo dei denti per migliorare i contatti occlusali o, in casi più complessi, il ricorso all’ortodonzia per riallineare la dentatura.

In alcune situazioni, potrebbe essere necessario ricorrere a protesi dentali o impianti per ripristinare una corretta occlusione e distribuire in modo equilibrato le forze masticatorie. L’obiettivo di questi trattamenti è creare una relazione armonica tra i denti, i muscoli masticatori e l’ATM, riducendo così lo stress sull’articolazione e alleviando i sintomi associati.

Tecniche avanzate di trattamento per casi complessi

Per i casi di disturbi dell’ATM più gravi o resistenti alle terapie conservative, esistono opzioni di trattamento più avanzate, di solito attuate dal chirurgo maxillo-facciale. L’artrocentesi è una procedura mini-invasiva che prevede il lavaggio dell’articolazione con una soluzione salina per rimuovere sostanze infiammatorie e migliorare la lubrificazione. In alcuni casi, si può ricorrere a iniezioni di corticosteroidi o acido ialuronico direttamente nell’articolazione per ridurre l’infiammazione e migliorare la funzionalità. Per situazioni particolarmente complesse, come dislocazioni del disco articolare o gravi degenerazioni dell’ATM, potrebbe essere necessario considerare interventi chirurgici come l’artroscopia o la chirurgia a cielo aperto dell’articolazione. Questi interventi sono generalmente considerati come ultima risorsa quando le altre opzioni terapeutiche non hanno prodotto risultati soddisfacenti.

Prevenzione e mantenimento della salute dell’ATM

La prevenzione gioca un ruolo cruciale nella salute dell’ATM. Adottare una postura corretta, evitare abitudini dannose come il digrignamento dei denti o il mordere oggetti duri, e mantenere una dieta equilibrata possono contribuire significativamente a prevenire l’insorgenza di disturbi dell’ATM. È importante prestare attenzione ai primi segnali di disagio o dolore e consultare tempestivamente uno specialista. Per coloro che hanno già sperimentato problemi all’ATM, il mantenimento a lungo termine è fondamentale. Questo può includere l’uso periodico del bite, esercizi di stretching e rilassamento regolari, e visite di controllo dallo gnatologo per monitorare la situazione e apportare eventuali aggiustamenti al piano di trattamento.

Per saperne di più su questo argomento e scoprire i nostri servizi, vienici a trovare in Via Civitavecchia 37 ad Allumiere (RM), chiamaci al numero 0766 967738 o scrivici a info@dent-al.com.

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